C’erano due interrogativi che pendevano su Marvel Jessica Jones praticamente fin dalla conclusione dell’acclamatissima prima stagione di Daredevil: “Netflix farà ancora centro?” e “Jessica Jones sarà al livello di Daredevil?” la risposta al primo quesito è un sì, quella al secondo è un ni dipende, se per stare all’altezza significa non giocare in due categorie diverse (tipo serie A e serie B) la risposta è sì, perché Jessica Jones è un’ottima serie, se invece si intende che sia difficile stabilire quale serie sia migliore la risposta è no, perché Daredevil è certamente superiore, Daredevil è un capolavoro, una delle migliori serie del 2015, Jessica Jones è “solo” una gran bella serie.
Le due serie hanno qualcosa in comune, ferma restando la bravura dei protagonisti chi riempe lo schermo e fa davvero decollare la stagione è l’antagonista, Fisk (uno straordinario Vincent D’Onofrio) in Daredevil e Kilgrave (un altrettanto bravo David Tennant) in Jessica Jones.
Cosa ha Devil in più? Ad esempio lo straordinario piano sequenza alla fine del secondo episodio (quello della lunghissima scazzottata quando va a salvare il bambino) in Jessica Jones non ho visto virtuosismi del genere, Oppure una scena che ti faccia gridare alla meraviglia come quella in cui ci fanno vedere perché il quadro che sembrava solo una parete bianca avesse ipnotizzato Fisk. O ancora il monologo che fu immediatamente condiviso e spammato dovunque dai fan. mi riferisco ovviamente a quello di Fisk nel finale di stagione.
Infine il cast: per quanto abbia amato la Ritter e abbia trovato più che adeguati gli altri, la Ritter non è Cox e Deborah Ann Woll e Elden Henson sono un gradino sopra tutti i comprimari della Ritter con l’eccezione forse della bravissima Carrie-Ann Moss la migliore in campo dopo lo straordinario Tennant, solo il cattivo Tennant (appunto) rivaleggia con le vette di D’Onofrio.
Quanto sopra solo per spiegare perché Daredevil è in area straordinarietà non per sottolineare mancanze che Jessica Jones non ha.
Secondo alcune letture tutta la stagione di Jessica Jones è stata una riflessione sullo stupro e sulla natura del consenso, infatti Kilgrave ha il potere di imporre la propria volontà alle persone e la stessa Jessica Jones ne era stata vittima molto a lungo, perché Kilgrave si era fissato con lei (parlare di amore come fa lui pare improprio), si era liberata per il trauma di aver ucciso una persona. Secondo me ridurre la stagione solo a questo è sbagliato, vengono affrontati altri temi come l’onnipresente tema delle produzioni Marvel: che cosa significa essere un (super)eroe e anche il tema se sia utile fare del bene, se valga la pena, se faccia la differenza impegnarsi nell’aiutare gli altri, quest’ultimo tema è rappresentato da Malcolm il vicino di casa di Jessica che fa l’operatore sociale perché ama la gente, ma finisce anche lui vittima di Kilgrave che lo trasforma in un tossico.
Interessante e appropriato che il buon Malcolm superi da solo la crisi che lo aveva portato a dubitare che fosse utile e a mollare tutto e solo quando è già tornato “con le sue forze” nel binario che gli appartiene incontra l’infermiera Claire che quella scelta l’ha già fatta quando ha rischiato tutto per aiutare Devil (primo accenno di crossover tra le due serie).
Tornando al tema dello stupro è innegabile che sia, se non l’unico tema, il tema più approfondito di questa prima stagione, il bello è che noi questo stupro non lo vediamo mai, ne vediamo però le conseguenze su Jessica e dal suo punto di vista. Qui devo dire un brava alla Ritter, in precedenza l’avevo vista solo in Don’t Trust the B—- in Apartment 23 e l’avevo adorata, ero curioso di vederla in una prova più impegnativa (quel personaggio era indubbiamente una macchietta), prova superata. Per tutta la prima parte della stagione è assolutamente terrorizzata al pensiero di ricadere in potere di Kilgrave, eppure non scappa, decide che deve combattere soprattutto perché prende a cuore Hope Schlottman una ragazza vittima di Kilgrave, questo dimostra che anche se ancora non è una supereroina ha dentro quello che serve, supereroi si diventa, ma le qualità per diventare eroi uno ce l’ha o non ce l’ha (secondo me dalla nascita), ovviamente non si parla della persona normale che fa un singolo atto di eroismo, ma un eroe 24/7 come sono quelli Marvel. Tutto cambia per Jessica quando si accorge che Kilgrave ha perso il potere su di lei, Jessica aveva supposto (e noi con lei) che quando si allontanò, sorda al richiamo di Kilgrave, scioccata dopo aver ucciso una donna innocente, fosse una specie di una tantum, invece Kilgrave aveva perso il potere su di lei per sempre.
Kilgrave/Tennant giganteggia, è certamente la carta in più dello show, tanto da chiedersi: come potrà farne a meno in una eventuale seconda stagione? Qualcuno dice che Tennant suona un po’ troppo come il suo Decimo Dottore, secondo me semplicemente accentua l’accento british perché questo richiede il copione da lui. In certi momenti qualche somiglianza c’è ma è normale, il Decimo era il Dottore figo, lui stesso in più d un’occasione ribadiva quanto fosse “smart”, Kilgrave è un cattivo tremendamente spaventoso, il fatto che abbia senso dell’umorismo e che questo mostro sia persino spiritoso offre al personaggio una profondità che non avrebbe potuto avere se fosse stato un malvagio da classica risata malvagia. Il fatto che creda fino all’ultimo che Jessica potrebbe imparare ad amarlo, il fatto che sia stato reso quello che è dai dolorosi esperimenti compiuti dai genitori dona persino un’aura tragica al personaggio. Chiariamo una cosa: anche se i genitori fossero stati sinceri con Jessica, anche se il loro unico intento fosse stato salvare la vita al figlio che era malato, quello che conta è come l’ha percepita Kevin (il vero nome di Kilgrave) dal suo punto di vista, come minimo i genitori erano troppo presi dal salvarlo e non si sono preoccupati delle conseguenze psicologiche delle sofferenze che attraversava, ma se vogliamo avrebbero anche dovuto chiedere al figlio se non avrebbe preferito non soffrire più.
Ad alcuni degli altri personaggi dedico solo un giudizio brevissimo:
_ Jeri Hogarth: all’avvocato interpretato da Carrie-Ann Moss abbiamo accennato, lei è stata bravissima, uno dei migliori personaggi dello show, ho letto da qualche parte che il suo personaggio ha il miglior percorso evolutivo nello show, da avvocato squalo a essere umano, non concordo, io tutta sta evoluzione non l’ho vista, era un avvocato squalo non Salvatore (detto Totò) Riina, quando arriva al punto in cui si sta per trasformare in qualcosa di peggio fa un passo indietro dall’abisso. Resta la bravura della Moss.
_ Malcolm Ducasse: anche al vicino di casa di Jessica ho accennato, personaggio positivo, ben realizzato, bravo l’interprete.
_ Luke Cage: non pervenuto, non mi ha detto molto, quando non c’era non ne sentivo la mancanza, l’interprete legnoso come la sua superpelle potrebbe suggerire.
_ Trish Walker: bella, sexy e divertente, che chiedere di più a una spalla? Brava Rachael Taylor, solo confrontarla con la stupenda Deborah Ann Woll risulta una bastardata impietosa, ma perché farlo poi? solo perché entrambe sono hot? in realtà il ruolo di Trish è simile a quello di Foggy Nelson, non a quello di Karen.
_ Hope Schlottman: certamente adeguata al ruolo, protagonista di una delle scene più forti ed efficaci della stagione.
_ Will Smpson: personaggio interessante e in prospettiva ancora di più, ma Wil Traval non mi ha convinto appieno.
Pam: l’amante dell’avvocato, giustamente non sappiamo nemmeno il cognome, di lei non me ne è mai fregato nulla.
Robyn: vicina di casa piuttosto sciroccata, non la reggevo, mi faceva venir voglia di avanzamento veloce, non provo pietà per lei nemmeno quando soffre per la morte del fratello ritardato, se lo scopo era creare un personaggio odioso un brava all’interprete.
Ruben: il fratello ritardato di cui sopra, fa bene la parte dell’idiota, ancora devo capire l’utilità del personaggio, forse solo per dare un background all’odiosa sorella?
In conclusione: giudizio molto positivo su questa prima stagione di Jessica Jones, qualche dubbio su cosa potrebbero inventarsi per la seconda, per me senza Kilgrave potrebbe perdere di interesse, per carità pure nella prima stagione di Devil la figura di Fisk, magistralmente interpretato da D’Onofrio, ha avuto un’importanza cruciale, ma a parte che Fisk non è morto, ma anche se durante la seconda stagione lo lasciassero in panchina in prigione, nella prima stagione di Daredevil si sono vagamente accennate cose interessanti all’orizzonte, grazie a Stick e al maestro a cui ha fatto rapporto e grazie alla frase sibillina della cinese (casa sua è molto più lontana della Cina, il che mi ha fatto pensare all’Inferno) . In Jessica Jones con la morte di Kilgrave che avremo? per carità io non ho letto il fumetto ma sono sicuro che avranno altri nemici interessanti da opporle e che l’importante sarà trovare un attore al livello di Tennant (difficile) o D’Onofrio per renderlo altrettanto affascinante, speriamo bene.
Una bellissima recensione, veramente. Ho il piacere di leggerla solo ora, dopo aver finalmente finito di vedere Jessica Jones. Non posso fare alcun paragone con altre serie Marvel in quanto per me era un universo abbastanza sconosciuto fino ad una decina di giorni fa, quindi non ho il tuo stesso metro valutativo.
Con piacere mi accorgo di condividere tutti i tuoi punti di vita sulle doti recitative degli attori.
Chiara
Grazie Chiara. Sia i positivi che i negativi?
Sia positivi che negativi, riguardo le doti recitative. Sullo spessore o meno di qualche personaggio secondario, invece, sono un po’ più discorde, ma questo lo metterò nero su bianco nella recensione che farò anch’io.